Un manuale d'uso - step #22

Nello step di oggi, parleremo di come utilizzare un'alidada.
Come abbiamo già avuto modo di vedere, si tratta di uno strumento estremamente semplice, seppur componente essenziale di molti oggetti scientifici; dunque, anche il suo impiego non si rivela particolarmente complicato.
Per misurare gli angoli, bisogna mirare l'oggetto desiderato attraverso i fori praticati sulle pinnule e, grazie a un indice, misurare su un scala goniometrica l'angolo formatosi tra la linea di vista dell'oggetto e una direzione prefissata.
Se si è in possesso di un righello e una mappa, inoltre, posizionando l'alidada su quest'ultima, si possono tracciare delle rette sulla cartina, facendo ruotare l'alidada intorno alla posizione occupata dall'osservatore, per rappresentare la linea che congiunge l'osservatore all'oggetto traguardato. Questo tipo di impiego è tipico dell'ambito topografico.
E' bene tenere presente che molto raramente l'alidada viene utilizzata "da sola", spesso è montata su qualche altro strumento, come un teodolite. In questi casi, il suo modo d'uso rimane il medesimo ed essa è sempre libera di ruotare su se stessa di 360°: in genere, i grandi movimenti vengono svolti a mano, mentre per per piccoli spostamenti si deve bloccare l'alidada con un apposito sistema di bloccaggio, per poi ricorrere alla cosiddetta vite per piccoli movimenti.


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