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Visualizzazione dei post da ottobre, 2020

Sul grande schermo - step #12

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In questo post, andremo a scovare la presenza dell'alidada nella narrazione cinematografica . Dal momento che nella maggior parte dei casi il nostro strumento viene utilizzato in quanto componente di altri oggetti, è molto difficile trovarlo "singolarmente". Per questo motivo, le scene che ho scelto non trattano solo ed esclusivamente dell'alidada, ma di strumento topografici o astronomici, in cui essa compare: nel film italiano  Amici miei  (1975) di Mario Monicelli compare un teodolite , su cui è montata un'alidada; la scena in questione è presente al seguente link:  https://youtu.be/A551Wt-jzUQ?t=57 nel film americano  Gli ammutinati del Bounty ( Mutiny on the Bounty ) (1962) di Lewis Milestone, vengono citati più volte strumenti utili alla navigazione, tra i quali l'alidada, la   bussola e il sestante , il cui braccio è, per l'appunto, un'alidada; nella serie di conferenze TED (o TED talks ), Tom Wujec, professore dell'Università di Singulari

I costruttori - step #11

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La fabbricazione del nostro oggetto fu un'attività praticata principalmente da artigiani specializzati o dagli stessi astronomi , che lo incorporavano nella costruzione di astrolabi, rilevatori et cetera , come Johannes Hevelius , (1611-1687), astronomo polacco. Tra i costruttori di cui abbiamo notizie, rientrano anche Francesco Morelli , artigiano romano vissuto nella seconda metà dell'Settecento, e Enrico Grupelli , illustre topografo dell'Istituto Geografico Militare.  In età contemporanea, tra i produttore di alidade si inseriscono varie ditte di strumenti scientifici, come Starke & Kammerer , fondata a Vienna nel 1866, e Liebherr , gruppo industriale situtato in Svizzera e nato in Germania nel 1949.

Bibliografia dell'alidada - step #10

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 Presentiamo ora una bibliografia dell'alidada: BATES R. L., JACKSON J. A., Glossary of Geology , Falls Church, American Geological Institute, 1980 D'APOSTOLI R., Manuale di topografia , Milano, Maggioli Editore, 2012 EREDE G.,  Elementi di geometria pratica, o Topografia per uso degli ingegneri, e degli studenti degli istituti tecnici, delle università e delle scuole di applicazione dell'ingegnere Giuseppe Erede , Modena, Dellacasa, 1887 GUY P. G., L'arte del geometra agrimensore o sia trattato di geometria pratica , Napoli, Aldo Manuzio, 1841 LENORMAND, PAYEN, MOLARD JEUNE [A.O.], Nuovo dizionario universale tecnologico o di arti e mestieri e della economia industriale e commerciante   compilato dai signori Lenormand, Payen, Molard Jeune... [et al.] , Venezia, Giuseppe Antonelli Ed., 1830 MATHER K. F., The Telescopic Alidade and the Plane Table as Used in Topographic and Geologic Surveys , Thomas Murby, London, 1938 SALMOIRAGHI A., Istrumenti e metodi moderni di geo

Gli inventori - step #9

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L'identità dell'inventore dell'alidada resta a noi sconosciuta, ma sappiamo per certo che nacque grazie alla astronomia islamica , o astronomia araba, ovvero il complesso di scienze astronomiche sviluppatesi durante l'età d'oro islamica (VII-XII secolo) .  Il contributo del mondo islamico all'astronomia è stato dominante e fondamentale in tale periodo: l' Europa si trovava ancora in enormi difficoltà (economiche, sociali, religiose), con una conseguente decadenza del sapere scientifico, mentre il mondo arabo aveva raccolto il patrimonio di tante culture diverse , con particolare attenzione nei riguardi della scienza, divenendo una sorta di intermediario tra cultura antica e moderna . Tale ruolo fu probabilmente favorito dal contatto con il regno dei Sassanidi , con l'India e dalla conquista di Alessandria di Egitto , capitale del sapere scientifico ellenistico, massima espressione della scienza greca. Il maggior impulso al fiorire dell'astronomia i

I materiali - step #8

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I modelli di alidada, a seconda del loro valore, possono essere composti di differenti materiali: legno , per i modelli più semplici; ferro ; ottone ; avorio , per i modelli più preziosi, che tendono a diventare quasi veri e propri oggetti d'arte. In genere, l'intero strumento è costituto dello stesso materiale , anche se in alcuni casi le pinnule vengono costruite con uno diverso rispetto alla base (come, ad esempio, pinnule di ferro e base di legno). Inoltre, i materiali di costruzione non sono molto cambiati nel corso dei secoli , eccezion fatta per l'introduzione dei materiali plastici e per il fatto che, attualmente, si preferisca ricorrere a metalli o leghe. I materiali sopra elencati sono entrati a fare parte delle "storia delle cose" molto presto: il legno, infatti, è stato da sempre sfruttato per la produzione di utensili e oggetti, vari reperti testimoniano l'utilizzo del ferro e di varie leghe metalliche già a partire dal V a.C. (da parte degli It

Il mito - step #7

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 Purtroppo non esistono miti che facciano diretto riferimento all'alidada, ma come già visto in precedenza ,  l'oggetto in questione può essere legato, per la sua forma, alla dea Tanit . Tale divinità nacque dal sincretismo della civiltà fenicia con quella del nord-Africa  e anche con l'espandersi della cultura punica , nell'ambito della quale divenne la divinizzazione di Didone . Il suo culto, in seguito, si diffuse largamente nel Mediterraneo occidentale, in Sardegna, in Sicilia, a Malta ed anche a Roma, dove venne chiamata Dea Caelestis . La dea, infatti, veniva associata anche alla Luna (tanto che proprio " Tanit " fu il nome attribuito dai Fenici a questo corpo celeste), oltre che alla fertilità, alla creazione,... Inoltre, il suo simbolo (un triangolo equilatero, con una barra orizzontale e un cerchio sovrapposto, forse proprio assimilabile a una luna crescente, già analizzato in questo post ) spesso veniva inserito in gruppi di stelle: Sembra particola

Il simbolo - step #6

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 Secondo alcuni studiosi, una rappresentazione dell'alidada appare nella Stele di Lilibeo (III a.C.), conservata presso il Museo Nazionale di Palermo. Molto interessante, quanto la simbologia antica dell'alidada, è anche l'ipotesi che coinvolge le rappresentazioni della dea Tanit,  principale divinità dell'Africa settentrionale preromana, e in particolare di Cartagine. In varie stele votive cartaginesi, con cui veniva venerata tale divinità, vengono raffigurate il disco,  la falce lunare e il cosiddetto " simbolo di Tanit ", di assai discusso significato, in cui compaiono un triangolo equilatero, una linea orizzontale e un disco (forma stilizzata che ricorda anche l' ankh egizio ).  Dall'archeologia, il simbolo dell'alidada viene anche interpretato come simbolo di Tanit e, talvolta, inteso come sviluppo del segno egiziano della vita ( ankh ) ,  o anche come combinazione del pilastro sacro (betilio) e del simbolo solare, divisi eventualmente da

Come funziona? - step #5

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 Dal momento che l'alidada venne ideata in tempi molto antichi ed è rimasta, nel corso dei secoli, uno strumento relativamente semplice , possiamo facilmente immaginare che il principio su cui si basa il suo funzionamento non sia particolarmente complesso. Infatti, la misurazione degli angoli avviene tramite l' allineamento di punti : bisogna mirare l'oggetto desiderato attraverso i fori praticati sulle pinnule e, grazie a un indice, si misura su un scala goniometrica  l'angolo formatosi tra la linea di vista dell'oggetto e una direzione prefissata. Degno di nota è il funzionamento dell' alidada di livello , che si discosta leggermente da quanto appena detto. Questa tipologia particolare di strumento non viene sfruttata per misurare angoli, bensì per determinare il dislivello di un punto di osservazione, rispetto al punto osservato. Pertanto, in sostituzione della scala goniometrica, tale oggetto presenta una feritoia graduata e un foro di osservazione: alline

L'alidada, l'astronomia e la topografia - step #4

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 L' alidada nasce come strumento astronomico ( astronomical instrument ) e viene poi sfruttato anche in ambito topografico , ovvero al fine di determinare e poi rappresentare col disegno la superficie terrestre. L'astronomia ( astronomy ) si può considerare la più antica delle scienze e si occupa dello studio degli astri e dei fenomeni celesti ( stars and celestial phenomena ). Sebbene già materia di interesse per l'uomo primitivo, ebbe grande sviluppo con la rivoluzione agricola : oltre a fornire l'orientamento, gli astri si mostrarono utili per prevedere il ritorno delle stagioni (e dunque dei periodi favorevoli alla semina). Da ciò, ne derivò la formulazione dei primi calendari , di cui antichi monumenti megalitici sono testimonianza. Successivamente, tale materia fu studiata da tutte le civiltà antiche : dai Babilonesi, dagli Egizi, in Cina, dai Maya e gli Inca, dai Greci e anche dai Latini,.. Dopo un millennio di quasi "vuoto assoluto", in cui non furono

Il glossario dell'alidada - step #3

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Da quali elementi è formata l'alidada? Non esiste una risposta precisa e univoca, perché dipende dalla tipologia cui si fa riferimento. In ogni caso, è possibile individuare delle componenti comuni a tutti (o quasi tutti) i modelli: un piatto , che serve da supporto base; un' asticciola girevole, che si trova imperniata al centro della scala goniometrica, tracciata su molti strumenti topografici e astronomici (astrolabi piani, quadranti, grafometri,..); due pinnule , dette mire o traguardi, fissate perpendicolarmente all'asticciola, per puntare l'oggetto desiderato attraverso i fori in esse praticati (talvolta possono essere sostituite da due montanti che reggono un cannocchiale ); un indice (cerchio o scala graduata), spesso collocato sul bordo stesso dell'alidada, per misurare l'angolo di vista tra l'oggetto mirato e una direzione prefissata (se montata su una nave, ad esempio, l'alidada permette di misurare l' angolo di virata ). Le alidade di

Ceci n'est pas une...

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 Abbiamo visto che il termine 'alidada' è stato introdotto in Europa del tardo Medioevo, tuttavia tale strumento esisteva e veniva utilizzato già da molto tempo, ma aveva un altro nome: era chiamata diottra . Questa parola deriva dal greco (διά = 'attraverso' e il tema verbale όπ- = 'osservo') e, attualmente, indica uno strumento ottico cui "si guarda attraverso" per tracciare allineamenti o determinare una linea di mira. L'utilizzo di tale termine creò confusione e, dunque, si optò per l'introduzione del termine 'alidada' al fine di diversificarla da alcuni strumenti antichi: la diottra di Ipparco (II a.C.) e la diottra di Erone (I d.C.). E' interessante notare che, in realtà, ancora oggi è accettato l'utilizzo del vocabolo diottra come sinonimo di alidada semplice, nel caso in cui si abbia a che fare con i goniografi . Diottra di Ipparco                                                 Diottra di Erone                        

L'immagine - step #2

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Nel post precedente  ho provato a descrivere brevemente come sia fatta un'alidada, ma si tratta di un oggetto così particolare che, probabilmente, un'immagine vale più di mille parole... Esistono innumerevoli modelli di alidade, dai più essenziali a quelli più complessi, che non vengono sfruttati solo nel campo dell'astronomia, ma, più in generale, nell'ambito della topografia. Per rendere meglio quanto diversi possano essere, ho scelto di mostrarvene due in particolare: Alidada a traguardo  Modello più semplice delle alidade, f ormata da una riga d’ottone lunga 75 cm e larga 5 cm, con pinnule agli estremi alte 27 cm. Si adopera su tavoletta semplice o senza bussola. Fonte: Museo strumenti dell'istituto geografico militare Alidada "Liebherr" Modello di alidada molto più sofisticato e pesante dell'alidada a traguardo; oltre che per tracciare angoli graficamente, viene anche usata come livello. Presenta un cannocchiale di notevole dimensione,  imperniat

Un nome arabeggiante - step #1

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Se non sapete cosa sia l'alidada o non avevate mai nemmeno sentito parlarne, niente paura, vi trovate nel posto giusto! L' alidada è uno strumento misuratore di angoli , solidale col collimatore ( traguardo o cannocchiale ), che, in genere, costituisce la parte superiore di alcuni strumenti, come il tacheometro. Tale oggetto è costituito principalmente da un piatto, due montanti, che sostengono il cannocchiale, e un perno infilato nel cerchio graduato o nel mozzo del basamento, se il cerchio è indipendente. Essa reca un indice che viene sfruttato per misurare l'angolo che la stessa crea con la parte fissa dell'apparecchio ( lembo ) ed è in grado di ruotare rispetto al basamento, attorno a un asse, detto principale (o primario).  Il nome deriva dall' arabo al-idhâdah ,   ovvero 'asticciola', e si è diffuso in Europa nel tardo Medioevo , con l'avvento dell' astronomia islamica . Per questo motivo di carattere storico-scientifico, la parola rimane pr