Il simbolo - step #6

 Secondo alcuni studiosi, una rappresentazione dell'alidada appare nella Stele di Lilibeo (III a.C.), conservata presso il Museo Nazionale di Palermo.


Molto interessante, quanto la simbologia antica dell'alidada, è anche l'ipotesi che coinvolge le rappresentazioni della dea Tanit, principale divinità dell'Africa settentrionale preromana, e in particolare di Cartagine.
In varie stele votive cartaginesi, con cui veniva venerata tale divinità, vengono raffigurate il disco, la falce lunare e il cosiddetto "simbolo di Tanit", di assai discusso significato, in cui compaiono un triangolo equilatero, una linea orizzontale e un disco (forma stilizzata che ricorda anche l'ankh egizio).

 Dall'archeologia, il simbolo dell'alidada viene anche interpretato come simbolo di Tanit e, talvolta, inteso come sviluppo del segno egiziano della vita (ankh)o anche come combinazione del pilastro sacro (betilio) e del simbolo solare, divisi eventualmente da una falce. Tale rappresentazione, infatti, vista con occhio più tecnologico, ci ricondurrebbe a uno strumento costituito da un cono girevole, imperniato su un asse solidale con un disco fisso azimutale graduato:


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