Il mito - step #7

 Purtroppo non esistono miti che facciano diretto riferimento all'alidada, ma come già visto in precedenza,  l'oggetto in questione può essere legato, per la sua forma, alla dea Tanit.

Tale divinità nacque dal sincretismo della civiltà fenicia con quella del nord-Africa e anche con l'espandersi della cultura punica, nell'ambito della quale divenne la divinizzazione di Didone. Il suo culto, in seguito, si diffuse largamente nel Mediterraneo occidentale, in Sardegna, in Sicilia, a Malta ed anche a Roma, dove venne chiamata Dea Caelestis. La dea, infatti, veniva associata anche alla Luna (tanto che proprio "Tanit" fu il nome attribuito dai Fenici a questo corpo celeste), oltre che alla fertilità, alla creazione,... Inoltre, il suo simbolo (un triangolo equilatero, con una barra orizzontale e un cerchio sovrapposto, forse proprio assimilabile a una luna crescente, già analizzato in questo post) spesso veniva inserito in gruppi di stelle:


Sembra particolarmente intrigante l'ipotesi che lega l'alidada a tale divinità, non solo per la somiglianza simbolica, ma anche perché il culto della dea Tanit è fortemente legato all'ambito astronomico e nasce da un popolo di navigatori (i Fenici). Dunque, in qualche modo, si fa riferimento agli stessi campi in cui veniva sfruttata inizialmente l'alidada (i.e. per studi astronomici e la navigazione, come per misurare l'angolo di virata)... Chissà se si tratta di semplici coincidenze o se, effettivamente, la presunzione e i preconcetti dell'uomo moderno, tante volte, non ci fanno "ascoltare" le voci del passato, spesso di una chiarezza disarmante.


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